mercoledì 3 febbraio 2010

LE REGOLE DEL GIOCO



Come sapete, sabato scorso c'è stato l'incontro con l'intera Giunta per chiarire quanto richiesto dal nostro comitato con il "Regolamento di partecipazione popolare".
Per me è stata la prima esperienza di questo tipo e devo dire che sono rimasto perplesso e tutto sommato ho avuto la conferma di quanto si sospettava da tempo e cioè che ormai i cittadini e i politici parlano lingue completamente diverse!
Ho ascoltato quanto è stato detto, perchè mi piace capire le cose, ma stavolta ci ho davvero capito poco.
A parte l'intervento del Segretario che ha cercato di capire meglio quanto scritto nella nostra proposta, e che io personalmente ho apprezzato, dopo si è aperto quello che mi è sembrato essere un comizio elettorale: "noi siamo bravi....", "abbiamo fatto tanto....", "siamo sempre disponibili....", ecc...
L'espressione che più mi ha colpito è stata quella di un assessore che ha detto:"questa amministrazione ha lavorato a testa bassa...". Effettivamente l'impressione è quella, cioè di chi va avanti senza guardarsi intorno e perdendo il contatto con il territorio. Inoltre è sicuramente meritorio essere sempre disponibili ad ascoltare tutti, ma occorre anche dare delle risposte e non sempre rifugiarsi nel "vedremo quello che si può fare...".
Infatti anche in questa occasione si è notato l'atteggiamento comunque evasivo di fronte a richieste specifiche, ma questo speriamo di cambiarlo richiedendo, tramite l'iniziativa popolare, risposte specifiche a problemi specifici.
Da notare anche la posizione astiosa dell'assessore all'ambiente, davvero incredibile. Ma della questione ambientale ci occuperemo con un post a parte, perchè c'è molto da dire, e lo diremo, specialmente all'assessore, che davvero ha dimosrato ancora una volta di saperne poco di politiche ambientali.
Intanto, abbiamo verificato ancora una volta che parliamo lingue diverse: eravamo lì per chiedere di rendere attivo un diritto dei cittadini e per stabilire quelle che devono essere le regole di questo gioco, che vuol dire iter da seguire per le proposte, tempi e modi di risposta, il tutto all'interno di un campo di gioco stabilito dallo statuto del comune e dalle leggi del codice civile e penale, ma questo, secondo me, non è stato proprio capito, tant'è che la risposta è stata: "la proposta sarà discussa quando si potrà, sapete, ora c'è il bilancio,ecc...", ma le regole del gioco sono diverse e lo statuto le prevede per bene: vedremo di ricordarglielo....
Giacomo Giagnorio

Nessun commento:

Posta un commento